Relazioni ferrate Piemonte 27/04/2024 03:06 (UTC)
   
 
FERRATA ORRIDO DI FORESTO

LUNGHEZZA PERCORSO: CIRCA 1 KM (SOLO FERRATA)

DIFFICOLTA: D

DISLIVELLO: 250 METRI

TEMPO NECESSARIO: CIRCA  4  ORE

 

http://www.youtube.com/user/morrismaiden74#p/u/9/qXDSx4qNejY

DESCRIZIONE:

Itinerario con alcuni brevi tratti strapiombanti con difficoltà tecniche. Il percorso non deve assolutamente essere affrontato in presenza di piene o comunque quando il torrente ha una grossa portata d’ acqua, in quanto bisogna attraversare 4 guadi che potrebbero diventare pericolosi; senza contare che nella seconda e terza cascata, l’ itinerario si snoda molto vicino alla caduta stessa dell’ acqua obbligando il ferratista  ad una doccia forzata.

Dal paese di Bussoleno dirigersi verso Susa lungo la SS 25 dopo due Km. svoltare a dx. verso l’ abitato di Foresto, raggiunto la piazza della Chiesa parcheggiare, ed imboccare la stradina a dx. subito dopo il ponte sul rio Rocciamelone, seguirla fino al termine dell’asfalto, proseguire lungo la strada sterrata pianeggiante che porta dentro l’ Orrido, 10 min. dall’auto. Oltrepassare la palestra di arrampicata ed affrontare il primo guado su di un minuscolo sbarramento, risalire facilmente il fondo del torrente fino a che la gola si stringe, quindi affrontare il secondo guado e portarsi all’ attacco della Via Ferrata. Percorrerne il primo tratto, semplice e a pochi metri sopra l’ acqua, fino all’ inizio della prima cascata, superarla per facili scalinate, dopo di chè iniziare il lungo traverso che con percorso ascendente, si inoltra nella gola che diviene mano a mano più stretta fin nel caratteristico anfiteatro della seconda cascata, superarla lungo una scala verticale per oltre 30 m. Quindi con percorso più agevole, ma molto suggestivo arrivare al terzo guado, che da accesso alla terza cascata, un primo tratto facile ma sovente bagnato porta ad un piccolo strapiombo superato il quale con un estetico traverso si raggiunge il quarto guado. Attraversato un minuscolo bosco all’ interno della gola, si gira oltre uno spigolo e ci si immette nella bellissima Marmitta Dei Giganti che da origine alla quarta cascata; superata la quale l’ ambiente cambia, diventando più ampio e luminoso. Si sale ora lungo un diedro inclinato, per poi scavalcare una piccola cresta e immettersi su di un ultimo muro verticale, oltre il quale si entra nel bosco per il momento ancora ripidissimo, si segue il cavo lungo una traccia di sentiero fino al termine delle difficoltà. Ancora un ripido sentiero che con alcune giravolte ci conduce nella parte superiore da dove si incontra la mulattiera di discesa.
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FERRATA ORRIDO DI CHIANOCCO
LUNGHEZZA PERCORSO: CIRCA 300 METRI (SOLO FERRATA)
DIFFICOLTA: AD
DISLIVELLO: 150 METRI
TEMPO NECESSARIO:  1  ORA

 
DESCRIZIONE:

Breve ma molto intenso, piacevole; aggettivi che caratterizzano l’itinerario dell’Orrido di Chianocco. La Via Ferrata si sviluppa all’interno della più interessante oasi naturale della Valle, la Riserva Naturale Speciale dell'Orrido e stazione di Leccio di Chianocco.
Risalire la Valle di Susa, lungo la statale 25 oppure lungo A32 con uscita Bussoleno, dalla uscita della autostrada proseguire in direzione di Bussoleno, dopo circa 500 m svoltare a dx, indicazione “ Chianocco” una breve salita ci conduce nell’abitato. Parcheggiare nella piazzetta davanti al Comune appena al di la del ponte, oppure più comodamente davanti alla Chiesa. 
Da qui, parte il sentiero che conduce nella gola dell’Orrido, passando sotto un caratteristico arco naturale e guadando alcune volte il torrente, fino a giungere al pannello informativo della Via Ferrata. Girato lo spigolo, dove la gola cambia bruscamente direzione, inizia il percorso attrezzato. Dapprima una facile cengia che poi con finale strapiombante a poche decine di centimetri sopra l’ acqua conduce in una piccola grotta, da dove se ne esce con un breve passaggio in strapiombo, una caratteristica cengia ed una traversata conducono al ponte tibetano. Attraversato il quale si giunge al bivio della Grotta dell’ Orrido, un breve percorso porta all’ interno di questo affratto naturale, dove sono state rinvenute testimonianze preistoriche. Oltrepassato il ponte la traversata si fa sempre più atletica e faticosa, a conseguenza del leggero strapiombo che caratterizza le pareti dell’ Orrido. Al centro ed alla fine della “ Traversata bassa ” ci sono due brevissime discese attrezzate che consentono di interrompere la scalata e di sostare vicino al greto del torrente. Dopo di chè, la Via riprende con un muro leggermente strapiombante di una quindicina di metri, per poi continuare lungo la “ Traversata Alta “ ancor più atletica che la precedente. Si giunge quindi a monte della briglia più alta dove in primavera si forma un bellissimo laghetto, da qui il percorso diventa molto meno impegnativo, un sentierino prima e poi una ripida salita conducono su di bellissimo balcone naturale, punto sommitale della Via.

Discesa : dalla sommità seguire il sentiero che con paio di svolte riconduce nel greto del torrente Prebec, si esce dalla conca lungo la nuova strada in leggera salita, giunti al primo tornante la si abbandona per seguire il sentiero che costeggiando un punto panoramico riconduce nel paese poco lontano dal luogo di partenza.
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FERRATA GORGE DORA RIPARIA
LUNGHEZZA PERCORSO:  2 KM  (SOLO FERRATA)
DIFFICOLTA: AD
DISLIVELLO: 100 METRI
TEMPO NECESSARIO:  4  ORE
 

 
DESCRIZIONE:

La via ferrata, fa parte dell’itinerario escursionistico delle Gorge, attraverso i comuni di Susa,Giaglione, Gravere e Chiomonte.
Inizia in prossimità della confluenza tra il Rio Clàrea e la Dora Riparia, e con percorso parallelo al corso della Dora, si inoltra per un paio di chilometri nelle gorge, fino ad arrivare sotto la verticale del Castello di Giaglione, dopodiché con un percorso tra cenge e pareti ne raggiunge l’ abitato.
L’ itinerario proposto non è una Via Ferrata di tipo prettamente sportivo, ma un sentiero attrezzato che percorre una delle zone più selvagge e meno conosciute della Valle, non mancano comunque  tratti verticali ed esposti dove è necessario una certa dimestichezza con le vie ferrate.
Proprio per il fatto che l’ intero percorso si sviluppa all’ interno di questo enorme canyon, non esistono vie di fuga, ad esclusione di quella verso Gravere, pertanto prima di avventurarsi è necessario essere certi delle proprie capacità, ed evitare l’ itinerario in caso di condizioni meteo sfavorevoli.

Raggiunto l’ abitato di Giaglione, si posteggia l’ auto in prossimità delle scuole, da qui, si prosegue in piano lungo la strada asfaltata, che attraversa il borgo di San Giovanni, dopodiché, diventa sterrata  e con un bel percorso tra  vigne e boschi si raggiunge una cabina elettrica,( 2 km circa ) in prossimità della quale, pannello indicatore, parte un sentiero in discesa che con alcuni tornanti ci porta ad un bivio segnalato, seguire il sentiero pianeggiante nel bosco, che parte in direzione est, dopo alcune centinaia di metri si raggiunge l’ inizio della parte attrezzata.
Quindi seguendo l’ andamento naturale delle pareti e delle cenge si raggiunge il primo ponte tibetano, il percorso è molto vario alternando a tratti su sentiero, lunghissime strette cenge e placche ripide ed esposte, tutte ben attrezzate con gradini metallici e fune di sicurezza. Attraversata la Dora nel suo punto più stretto, usufruendo del ponte tibetano, si prosegue ancora nel medesimo senso della corrente lungo la sponda destra idrografica del fiume, attraverso un sentiero a tratti attrezzato con cavo di sicurezza, fino al bivio della mulattiera che risale sul versante fino a Gravere. Proseguendo oltre il bivio, il sentiero si abbassa ancora fino a toccare in un breve tratto l’ alveo della Dora, ancora sentiero facile fino al secondo ponte tibetano. Da qui il percorso cambia andamento, attraversato nuovamente la Dora ci si riporta sul versante Giaglione, dove una serie di placche, muri e cenge ci permette di risalire fino al Castello, in questo tratto il percorso si fa più ardito e alcuni passaggi molto ripidiintervallati da camminamenti più semplici  permettono di guadagnare il dislivello circa 200 metri fino all’ uscita delle Gorge. Ancora un tratto di sentiero che attraverso le vigne ci porta al castello, da qui per carrozzabile, in breve al parcheggio di partenza.
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FERRATA NITO STAICH
LUNGHEZZA PERCORSO: 300METRI  (SOLO FERRATA)
DIFFICOLTA: AD
DISLIVELLO: 200 METRI
TEMPO NECESSARIO:  2 ORE



DESCRIZIONE:

Bella ed esposta via ferrata che sale lo sperone dei piloni della funivia, impegnativa e abbastanza di forza . Sulla via 2 ponti tibetani.
Dal parcheggio del tempio diruto (Delubro) salire la strada che porta alla pissa, D13. Passata una cappelletta si trovano i cartelli per la ferrata che si raggiunge in 10 minuti di scomoda pietraia. Dal parcheggio ore 0,40. Seguire il cavo e raggiungere il vecchio pilone. Superare una placca rossa verticale; dopo un aggiramento si raggiunge uno spallone erboso a più di metà via. Sulla sinistra possibile via di uscita su prati. Dopo un breve sentiero attaccare la tor fourà poi ponte tibetano e parete terminale, ore 1,30.

Discesa: verso nord per facili prati sul versante opposto alla via di salita; ore 1 alla macchina.

ATTENZIONE!!! IN INVERNO CON NEVE DURA O GHIACCIATA E’ OBBLIGATORIO L’USO DEI RAMPONI. PUO’ ESSERE UTILE UNA PICCOZZA.
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FERRATA CIARDELLI
LUNGHEZZA PERCORSO: 400METRI  (SOLO FERRATA)
DIFFICOLTA: D
DISLIVELLO: 200 METRI
TEMPO NECESSARIO:  1 ORA
DESCRIZIONE:

La ferrata si trova nel comune di Roure, attraversato il piccolo abitato della frazione di Roreto, in direzione Sestriere, bisogna svoltare sulla sinistra per raggiungere il Vallone di Bourcet. Appena superato il ponte sul torrente Chisone vi è un ampio posteggio per le auto e da li si raggiunge l'attacco della ferrata a piedi in circa 20 minuti. L'attacco si trova 200 - 300 m. dopo la partenza della via "Sperone dei Corvi".
La ferrata è da subito molto impegnativa si sale in verticale per circa 45 m. un tratto comunque ben dotato di scalini. Arrivati in cima a questo primo tratto si prosegue per un traverso formato inizialmente da sentiero poi da una parte con scalini artificiali e "balconcini" di roccia che ci portano ad affrontare un ponte Tibetano lungo circa 20 m. molto aereo. Dopo il ponte si sale nuovamente per una decina di metri in verticale che portano ad un altro sentiero sempre attrezzato che conduce all'ultima placca. La parte finale di questa ferrata è molto impegnativa si sale su una parete molto lunga e molto ripida, gli scalini non sono pochi ma molto distanti uno dall'altro, gli appigli sono molto tecnici, le persone di bassa statura in questo tratto possono incontrare maggiori difficoltà. Questo ultimo tratto è veramente molto tecnico sollecita molto sia le braccia che la schiena.
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FERRATA DELLA BALMA

LUNGHEZZA PERCORSO: CIRCA 150 MT (SOLO FERRATA)
  
DIFFICOLTA: AD

DISLIVELLO: 80 METRI

TEMPO NECESSARIO: CIRCA 30 MIN. ( SOLO FERRATA )


DESCRIZIONE:

A due passi da biella, in località Cava della Balma ( S. Paolo Cervo ), la via ferrata ha uno sviluppo di circa 150 metri, con un piccolo strapiombo ed un breve "ponte tibetano", breve e didattica. Ferro ad ogni passaggio e cavo senza guaina. Molto comoda per quanto riguarda l’attacco, praticamente a pochi passi dal parcheggio per le auto. Ferrata consigliata a chi è alle prime armi. 

 


 

 

 

 
  LA MONTAGNA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  VIE FERRATE EFFETTUATE
QUESTA E' UNA LISTA DI TUTTE LE FERRATE SVOLTE SULL'ARCO ALPINO E SULLE PREALPI LOMBARDE CON LA PARTECIPAZIONE DI MIO FRATELLO MAURIZIO.
IN QUALCHE OCCASIONE HO AVUTO ANCHE IL PIACERE DELLA COMPAGNIA DEI MIEI COGNATI COSTANTINO E GAETANO.

"Delle guide" Gressoney, Aosta
"Gorbeillon" Valtournenche, Aosta
"Corno Rat" Valmadrera, Lecco
"Gamma 1" ai piani d'Erna, Lecco
"Gamma 2" al Resegone, Lecco
"Corno Medale" Lecco
"Centenario CAO" Menaggio, Como
"Orrido" di Chianocco, Torino
"Orrido" di Foresto, Torino
"Ferrate" di Casto, Brescia
"Nicola Ciardelli" Roure, Torino
"Gorge" fiume Dora Riparia, prov.Torino
"Nito Staich" Oropa, Biella
"Ottorino Marangoni" Mori, trento
"Rocche del Reopasso" Crocefieschi, Genova
"Jose Angster" Gressoney, Aosta
"San Salvatore" Lugano, Svizzera
"Tridentina" Val Badia Colfosco, Bolzano
"Della Balma" Balma, Biella
"Sass Tavarac" Erba, Como
"Rocca bianca" Caprie, Torino
"Du Diable" Aussois alta Savoia, Francia
"S. Contessi" m. 2 mani, Morterone, Lecco
"Bethaz-Bovard" Valgrisenche, Aosta
"Gabi-Simplon" Gabi, Svizzera
"Emilio Detomasi" Alagna, Vercelli
"Rocca Clarì" Claviere, Torino
"Zucco Pesciola" piani di Bobbio, Lecco
"Degli Alpini" gr. Fanes ( DOL.) Cortina, (BL)
"Limbo" Oropa sport, Biella
  NUMERI TEL. UTILI IN MONTAGNA
Forestale (CFS) -
Segnalazione incendi boschivi e
emergenza ambientale (1515)

Vigili del Fuoco (115)

Emergenza Sanitaria ed elisoccorso (118)

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